Sul numero di giugno/luglio di Uptrade (disponibile online), abbiamo intervistato Aldo Winkler, Ceo e fondatore di Nital, che ha percorso con noi un viaggio tra passato, presente e futuro dell’azienda.
Se doveste identificare le 3 tappe salienti che hanno segnato questi 30 anni di storia?
La prima tappa coincide con la nascita di Nital. L’azienda è stata fondata per portare in Italia la distribuzione di Nikon, il marchio fotografico giapponese. È un brand storico, ultra centenario, 30 anni dei quali li abbiamo
passati insieme. Fisserei il secondo momento saliente quando abbiamo deciso di introdurre iRobot nel mercato italiano.
L’anno scorso abbiamo festeggiato 15 anni di distribuzione e oltre un milione di pezzi venduti.
L’esperienza fatta con questo marchio ci ha consentito di aprirci verso nuovi orizzonti, di sperimentare nuovi percorsi tanto da creare nel 2014 una nuova divisione, Hinnovation, specializzata in soluzioni tecnologiche intelligenti non solo per la casa, ma anche per la vita di tutti i giorni. Non ultima, l’acquisizione della distribuzione per il mercato italiano del brand DJI, leader mondiale nella produzione di droni civili e prodotti per la ripresa
video e fotografica. Questi straordinari prodotti ci ispireranno a vivere un’ennesima sfida con il giusto spirito e la passione che ci ha sempre contraddistinto.
Il 2021 segna un traguardo importante per il distributore torinese che ha dimostrato di avere un grande intuito e capacità di saper stare al passo con i tempi e di innovare la propria offerta. Il passato, il presente e il futuro raccontati da Aldo Winkler, Ceo e fondatore di Nital
Quando si parla di Nital a tutti viene in mente Nikon. Come è cambiato il settore fotografico negli ultimi anni e cosa ha implicato questo per voi in termini di presidio e di sviluppo del canale?
Ci fa molto piacere essere identificati come Nikon Italia (la fotografia è ovviamente parte del nostro DNA), così come lo è essere considerati iRobot Italia, Sonos Italia, Polaroid Italia, ecc. Il mercato delle fotocamere è in sofferenza da anni, e il 2020, come si può immaginare, ha registrato dati di vendita inferiori a quelli degli anni precedenti e con un vero e proprio buco nero nel periodo del primo lockdown.
Nutriamo comunque delle speranze per il 2021 che nei mesi estivi, ci auguriamo, darà nuovamente la possibilità alle persone di uscire per coltivare la propria passione fotografica. Nonostante tutto, comunque, la nostra attenzione nei confronti del mercato imaging e del canale specializzato resta elevata… il primo amore non si scorda mai, d’altronde.
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