Motorola: ore decisive per i dipendenti di Torino

A novembre Motorola ha annunciato tremila esuberi, 400 dei quali in Italia. Nelle stesse ore emerse che dei 400 lavoratori italiani, 370 erano impiegati nel Centro Ricerche Motorola di Torino. Due mesi dopo per i dipendenti del Centro Ricerche si apre una speranza. Oggi la società di telefonini americana incontra i vertici di due aziende interessate a rilevare il Centro Ricerche. Si tratta della triestina Telit e della torinese Reply. Se entro domani sera non sarà trovato un accordo partiranno le lettere di licenziamento. La sensazione è che l’accordo verrà chiuso con la Reply torinese, ma non è escluso un colpo a sorpresa della Telit: i punti da sciogliere vanno dalla cifra economica, che la Motorola darà alla società acquirente, al passaggio dei lavoratori alla nuova società. Una volta chiuso l’accordo ci sarà un confronto con le rappresentanze sindacali. “L’intesa tra l’azienda acquirente e i sindacati” afferma Cosimo Lavolta, segretario regionale della Uiltucs “sarà decisiva. Saranno gli stessi lavoratori a esprimersi sull’eventuale ipotesi d’accordo.” Interessati alla trattativa sono anche la Regione Piemonte e il Comune di Torino che dovranno definire le modalità con cui dare un supporto economico al piano industriale e l’eventuale passaggio della sede del centro alla nuova proprietà.

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