La ‘stretta’ più volte annunciata dal Governo (col risultato di deprimere anticipatamente e ingiustificatamente le vendite di e-mobility) è arrivata. O quasi. Il Parlamento infatti ha approvato il disegno di legge governativo affrettatamente definito ‘Nuovo Codice della Strada’.
Fra le altre cose il Disegno equipara sostanzialmente i monopattini elettrici alle motociclette, prevedendo l’obbligo di contrassegno (una sorta di mini targa simile a quella già prevista per i ciclomotori) l’obbligo di assicurazione Responsabilità civile. Inoltre i conducenti, anche se maggiorenni, dovranno indossare il casco (finora dovevano farlo solo i minorenni).
Inoltre, la circolazione sarà limitata al solo ambito urbano, su strade con limite non superiore a 50 km/h. Quindi diventa vietato circolare su piste ciclabili e in aree pedonali.
Attenzione però. Queste norme non sono immediatamente esecutive. Il Governo infatti ha dovuto ‘incassare’ numerose Raccomandazioni del Legislativo che renderanno ancora più complessa e lunga la stesura dei Decreti Legge che dovranno dare attuazione concreta alle norme. Considerando la necessità di coinvolgere Motorizzazione Civile e Ania (l’Associazione delle Compagnie di assicurazione) la parte del Codice relativa agli e-scooter difficilmente sarà esecutiva prima di un anno.
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