Medio-piccoli negozianti, ‘amore e odio’ verso l’ecommerce

Un negoziante su tre pensa che il commercio elettronico farà morire le reti tradizionali , ma quasi uno su due pensa che per sopravvivere l’ecommerce vada abbracciato e che i social network vadano utilizzati come canali di promozione. È quanto è emerso da una ricerca commissionata da Confesercenti a Swg in colloborazione con il Politecnico di Milano. Nel dettaglio il 55% dei imprenditori del commercio di medio piccole dimensioni intervistati ritiene al di là dei timori che le vendite digitali siano un’opportunità di crescita per tutte le imprese. Il 31% al contrario pensa che l’e-commerce, a lungo andare, farà scomparire la rete commerciale tradizionale. Il 48% ritiene che l’e-commerce sia una strada obbligata per sopravvivere. Dalla ricerca emerge che solo il 12% dei negozianti ha già un sito d’ecommerce o utilizza questo canale, il 38% prevede di farlo, il 42% non vuole farlo neanche nel futuro. Tra quegli intervistati che coprono già le vendite liquide, il 53% lo fa tramite un suo sito, il 51% si appoggia al marketplace di eBay, il 16% ai social ntetwork, il 7% al marketplace di Amazon e il restante 6% ad altre piattaforme. L’atteggiamento ambivalente dei negozianti di medio piccole dimensione emerge anche dl fatto che oltre l’80% dichiara di avere adottato almeno una soluzione digitale, soprattutto per promuoversi o per promuovere certe attività – vedi coupon digitali, e-mail, sms o social network – la percentuale di coloro che hanno abbracciato le’commece è decisamente più bassa. Confesercenti fa sapere però che: “il futuro degli attuali commercianti non potrà essere quello della vendita dei propri prodotti attraverso l’e-commerce, perché, come evidenziato da molti intervistati, i costi di investimento e di gestione di specifici siti dedicati, della logistica, ecc. sono molto elevati, a fronte di ricavi molto incerti. A nostro parere” prosegue il Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni – nel medio-lungo periodo le grandi piattaforme, che possono dirottare anche risorse notevoli in pubblicità e marketing, fagociteranno i piccoli venditori e i grandi produttori predisporranno sempre più canali diretti di vendita, come succede già oggi. Un’alternativa più realistica ed efficace potrebbe essere, invece, la trasformazione dell’attuale rete in multicanalità, promuovendo anche un cambiamento culturale ed organizzativo, a partire dal servizio per il click and collect , cioè la possibilità di ordinare un prodotto online ma di poterlo ritirare in negozio e lì completare l’acquisto”.

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