Le cattive notizie non finiscono per la catena MediaWorld. Dopo la comunicazione ai dipendenti del trasferimento della sede centrale da Curno a Verano Brianza (vedi news di venerdì 16 febbraio), quindi a oltre 50 km, una nota congiunta dei sindacati, sabato ha confermato che “L’incontro con Mediamarket si è concluso con la decisione di Filcams, Fisascat e Uiltucs unitamente al coordinamento unitario delle delegate e dei delegati di proclamare lo sciopero nazionale per l’intera giornata del 3 marzo” a seguito della decisione del management della catena non solo di trasferire la centrale in tempi molto brevi nel pv di Verano con anche conseguente riduzione delle relative aree di vendita, ma anche di “chiudere al 31 marzo 2018 i pv di Grosseto e Milano Stazione Centrale. Cessazione definitiva del Contratto di Solidarietà il 30 aprile e la volontà di risolvere definitivamente gli esuberi L’eliminazione a far data dal 1° maggio della maggiorazione domenicale del 90% riconoscendo il solo 30% previsto dal CCNL”. Anche la chiusura dei contratti di solidarietà lascia presagire possibili altri tagli. Il piano di ristrutturazione è legato “dalla volontà di rendere tutti i pv economicamente sostenibili in virtù di un bilancio consuntivo in perdita di 17 milioni di euro, in relazione al fatto che un maggior numero di negozi ha registrato un andamento negativo rispetto all’anno precedente. L’unica soluzione alternativa ai licenziamenti comunicata dall’azienda è il trasferimento su altri negozi del territorio nazionale tra cui l’unico nuovo pv di Chivasso”, si legge su Il Giunco.it e su altri siti locali. La catena al momento non ha diffuso alla stampa nessuna nota ufficiale.
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