Lenta ma solida ripresa per Ariston Group. Nel I trimestre 2025 le vendite organiche sono cresciute del 2,4% a 648 milioni di euro. Molto meglio la marginalità: l’Adjusted Ebit è aumentato del 26% e ora – grazie ai piani di efficientamento adottati – il margine è salito al 5,4%. Il flusso di cassa, che un anno fa era negativo per 51 milioni è ora negativo solo per 17 milioni grazie al miglioramento nell’uso del working capital).
L’indebitamento rimane importante ma si riduce: da 627 è passato a 603 milioni. L’inaspettato ritorno a Fabriano dell’importante controllata russa che sarà riconsolidata nel secondo trimestre dovrebbe migliorare la situazione.
Per il 2025 il Gruppo non promette miracoli: al netto del ritorno di Ariston Russia, le vendite dovrebbero salire dallo 0 al 3% mentre i margini Ebit potrebbero crescere e raggiungere il 7%. La questione dazi in se non preoccupa troppo il management visto che l’intera area Americhe rappresenta poco più del 10% del fatturato, concentrato nell’area europea.
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