Lavatrici: così cambiano le abitudini degli italiani

‘The truth about laundry’, la ricerca commissionata da Electrolux Group, svela le condizioni di utilizzo dei consumatori europei nel settore del lavaggio abiti. E gli italiani sono tra i più attenti ai consumi
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Dopo i frigoriferi la categoria più energivora è quella delle lavatrici. Per valutare le reali condizioni di utilizzo delle lavatrici nelle famiglie europee, dal 2020 Electrolux commissiona un’inchiesta annuale su 14 mila adulti in 14 Paesi europei fra cui l’Italia. L’indagine chiamata ‘The truth about laundry’ riporta, con un margine di errore minimo, le condizioni di utilizzo reali e le valorizzazioni di 350 milioni di economie domestiche europee, le quali ogni anno accendono la lavatrice oltre 60 miliardi di volte (le famiglie con bambini di 8 -10 anni fanno 3,6 lavaggi alla settimana, quelli con solo adulti di 35-44 anni ne fanno 3,13).

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Chi lava a 30 gradi consuma quasi la metà

Nel corso del 2022 l’86% delle famiglie ha cercato di ridurre il consumo di energia e oltre la metà (56%) ha modificato di conseguenza le sue abitudini in merito al lavaggio: il 43% degli intervistati ha affermato di attendere il pieno carico prima di iniziare il lavaggio, il 31% indossa i vestiti più a lungo tra un lavaggio e l’altro, il 30% utilizza le impostazioni Eco della sua lavatrice in molti casi per la prima volta e il 29% lava più spesso di notte quando il costo dell’energia è più basso.
La temperatura di lavaggio è probabilmente l’elemento che influenza maggiormente i costi energetici di una famiglia, le emissioni di CO2 e la longevità dei capi quando si tratta di fare il bucato. Lavare a 30 invece che a 60 gradi riduce del 40% il consumo di energia e quindi le emissioni di CO2. Abbassare la temperatura dell’acqua anche di soli 10 gradi da 40° a 30° riduce del 25% l’impatto sull’ambiente: così facendo, una famiglia evita di immettere nell’atmosfera 27 chili di CO2 equivalenti in un anno (e quindi 350 milioni di famiglie europee potrebbero ridurre le emissioni di 9 milioni di tonnellate).Tre anni di dati nel rapporto mostrano che 35 milioni di famiglie hanno abbassato le temperature di lavaggio. Così facendo hanno evitato l’emissione di quasi 1 milione di tonnellate di CO2 equivalenti (952 mila tonnellate per la precisione).

Agli italiani piace tiepido

Dal 2020 a oggi 12 milioni di italiani sono passati al lavaggio a 30°C su 35 milioni di europei. Il passaggio ha consentito di risparmiare 320.000 tonnellate di CO2 equivalente a livello italiano. – Nel 2022 il 56% delle famiglie italiane impostava la temperatura di 30° per il lavaggio degli abiti come in Portogallo e in Francia. In Spagna tre quarti delle famiglie hanno questa abitudine e in Regno Unito il 60%. Viceversa, nei Paesi nordici le famiglie preferiscono in maggioranza impostare temperature più alte: 40° o più. Inoltre il 31% degli intervistati in Italia ha iniziato a usare i programmi eco per ridurre i consumi.
In Italia l’88% degli intervistati dichiara di prestare attenzione al consumo energetico (83% in Europa) e il 94% si è impegnato per ridurlo per esempio lavando più spesso di notte (40% in Italia contro il 29% in Europa), riducendo la temperatura di lavaggio (Italia 39%) o scegliendo programmi eco (31% Italia vs 30% in Europa). Per quanto riguarda i criteri di scelta d’acquisto, ai primi posti ci sono l’efficienza energetica (66% in Italia; 58% in Europa) e il costo (55% in Italia; 58% in Europa).

Questi dati confermano che i consumatori sono davvero pronti a cambiare le loro abitudini di lavaggio per rispondere a nuove esigenze di risparmio energetico, ma anche alla crescente volontà di limitare il proprio impatto sull’ambiente”, ha commentato Manuela Soffientini, Presidente e AD di Electrolux Appliances e Presidente di Electrolux Italia, “il ruolo di aziende come il Gruppo Electrolux è quello di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori proponendo elettrodomestici sempre più orientati all’efficienza energetica, intuitivi e facili da utilizzare. Ed è quello che ci impegniamo a fare offrendo per esempio tecnologie che suggesfera creato da 1 milione di automobili a benzina. Per avere un elemento di confronto, ogni anno i Paesi dell’Unione europea rilasciano nell’atmosfera poco meno di 4 mila milioni di tonnellate“.

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