Venduto in tutti i continenti, Roomba continua a rappresentare un successo commerciale sia per iRobot Corporation, forte dei suoi oltre 30 anni di storia, sia per Nital S.p.A., distributore nazionale di successo dei robot aspirapolvere più famosi al mondo e leader indiscusso del mercato italiano nel segmento di riferimento (fonte GFK).
Dal 2002 a oggi gli iRobot Roomba puliscono 40 milioni di abitazioni.
A diciotto anni dalla sua prima apparizione in Italia, iRobot, azienda statunitense pioniera degli aspirapolvere automatizzati, ha raggiunto e superato un importante traguardo: in questi giorni, infatti, è stato venduto in Italia l’esemplare numero 1.500.000 di iRobot Roomba, prodotto diventato ormai sinonimo di “robot per la pulizia domestica” oltre che di innovazione tecnologica.
Dal 1990, anno della sua fondazione, iRobot ha occupato sempre un posto di primo piano nel settore della robotica. Impegnata inizialmente in ambito scientifico, l’azienda ha presentato il suo primo robot aspirapolvere per uso domestico, l’ormai leggendario Roomba, nel 2002. Da allora ne sono stati venduti più di 40 milioni nel mondo.
Continua la crescita del segmento
Gianluca Barresi, Direttore Commerciale di Nital, ha dichiarato che “la strada che insieme ad iRobot abbiamo percorso fino ad oggi in Italia è incredibile ed entusiasmante. Dopo il milione di pezzi celebrato nel 2020 siamo di nuovo qui, dopo soli 2 anni, a festeggiare altri 500.000 robot venduti sul mercato italiano. Questo traguardo del milione e mezzo testimonia anche quanto nel nostro Paese sia aumentato l’interesse per prodotti smart in grado di dare un aiuto concreto, facile ed affidabile nella gestione della casa. I dati GFK indicano che la crescita di questo segmento continua anno dopo anno, trend confermato anche da questo nostro risultato che ci spinge a guardare al futuro con rinnovato ottimismo”.
Gli fa eco Valentino Bertolini, Direttore Marketing di Nital: “La velocità con cui abbiamo raggiunto questo importante traguardo del milione e mezzo di pezzi venduti ci conferma che anche le svariate attività di comunicazione pianificate in questi anni, con obiettivo non solo la “conversione” ma anche e soprattutto la diffusione della “cultura iRobot” e la conoscenza della tecnologia dei nostri Roomba e Braava, hanno saputo fornire il giusto contributo. Ed il fatto che le persone riconoscano in Roomba il robot aspirapolvere per eccellenza ci inorgoglisce e ci sprona a continuare su questa strada anche in termini comunicazionali”.
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