In Gdo le famiglie possono risparmiare fino a 425 euro

Secondo uno studio realizzato da Federdistribuzione, dall’inizio dell’anno i prezzi dei prodotti confezionati nella Gdo sono in diminuzione in termini congiunturali, cioè ogni mese rispetto al mese precedente, tanto che rispetto a dicembre 2008, sono già scesi del 2,9%. Ipotizzando un trend simile per i prossimi mesi (i prezzi delle materie prime, alimentari e non, dovrebbero continuare a scendere), solo il fatto di rivolgersi costantemente ai punti vendita della Gdo porterà in un anno un risparmio medio annuo per famiglie di 82 euro. Le private label offrono un risparmio rispetto ai leader/follower del 30% e la stessa qualità. Attualmente il peso delle PL è del 14% sul totale largo consumo confezionato. Se ogni famiglia spostasse i suoi acquisti verso le marche private su una percentuale vicina al 30% (come avviane già in altri Paesi europei), il risparmio annuo medio sarebbe di circa 148 euro. Attualmente il peso delle promozioni sul fatturato di iper e super è del 24,6%, con uno sconto medio del 26,3%. Se il consumatore aumentasse il peso dei prodotti promozionali nel proprio carrello del 50% potrebbe ottenere un risparmio medio annuo per famiglia di 76 euro. Inoltre, la famiglia che fa regolarmente il pieno di carburante nei punti vendita della Gdo ottiene un risparmio medio annuo di 100 euro. I consumatori che acquistano regolarmente farmaci nei corner della Gdo riescono a risparmiare fino a 19 euro l’anno.Sommando tutti i fattori considerati, il risparmio medio per la famiglia che decide di rivolgersi con regolarità nei punti vendita della Gdo può raggiungere i 425 euro complessivi. Ma non è tutto. All’intero del settore della distribuzione moderna organizzata non alimentare (che comprende i settori come l’elettronica di consumo, l’abbigliamento, il bricolage, l’arredamento, l’ottica e altro) è in atto un processo di miglioramento dell’offerta, per garantire ai clienti finali una maggiore convenienza e un migliore rapporto qualità/prezzo. A dimostrazione di questo AIRES, l’associazione che riunisce le principali aziende e gruppi distributivi di elettrodomestici ed elettronica di consumo e che fa parte di Federdistribuzione, rileva che la riduzione dei prezzi dell’elettronica di consumo, negli ultimi due anni, è stata mediamente doppia rispetto a quella dei beni di consumo durevoli nel loro insieme. Il picco riguarda i computer e i prodotti di informatica, che in 18 mesi sono scesi di circa del 22%. I prodotti legati alle telecomunicazioni, come i cellulari, dopo una frenata del 18% a metà 2007 hanno visto un parziale recupero, probabilmente dovuto all’uscita di prodotti innovativi. I prezzi sono comunque inferiori all’inizio del periodo di rilevamento, gennaio 2007 (dati GfK), di circa il 10%.
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