Al Senato, in commissione Industria, è in discussione un disegno di legge che vuole porre fine a quella che viene considerata l’obsolescenza programmata dei beni di consumo. Secondo quanto riportato da alcuni siti, come spiegato dal senatore pentastellato Gianluca Castaldi, primo firmatario del disegno di legge recante modifiche al codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 “Il produttore sarà tenuto, per i beni di consumo elettrici ed elettronici che per il loro corretto funzionamento prevedono una componente software, per tutto il periodo della commercializzazione e per un periodo ulteriore pari alla durata della garanzia legale, ad assicurare la disponibilità di aggiornamenti del software e delle applicazioni a esso afferenti, nonché la necessaria assistenza tecnica”. Inoltre, il disegno di legge prevede un prolungamento dei tempi di garanzia portandoli a 5 anni (dagli attuali due) per i beni di piccole dimensioni e a 10 anni per gli elettrodomestici di grandi dimensioni. Il produttore o il distributore di beni di consumo sarà punito con la reclusione fino a due anni e con una multa di 300.000 euro se ha ingannato o tentato di ingannare il consumatore, con qualsiasi mezzo o procedimento, anche attraverso terzi. A questo proposito la Commissione Industria del Senato ha proseguito il ciclo di audizioni informali nell’ambito dell’esame del Ddl. Nello specifico, sono stati ascoltati il direttore politiche economiche di Confartigianato, Marco Imparato, direttore generale di APPLIA Italia, ed esponenti di Samsung Italia e CNA.
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