“I risultati sono andati ben oltre le nostre aspettative”

“La campagna pubblicitaria che abbiamo realizzato si è dimostrata fin troppo efficace perché i risultati sono andati ben oltre le nostre aspettative”. L’affermazione è contenuta nella lettera di scuse indirizzata all’amministrazione e alla cittadinanza capitolina da Alessandro Febbraretti, amministratore unico del gruppo Edom, titolare del pv Trony di Via Riano a Roma che da ieri è al centro delle polemiche per aver mandato in tilt la città nella propria giornata d’inaugurazione. Come è noto, la nuova apertura era stata accompagnata da un volantino che proponeva, tra l’altro, televisori a 99 euro e lavatrici a 79 euro. La vicenda campeggia su tutti i più importanti quotidiani e nei titoli di apertura delle maggiori testate giornalistiche televisive dalle quali si apprende che sarebbero stati complessivamente 25 mila i romani che hanno tentato di accaparrarsi uno dei prodotti in offerta, alcuni bivaccando davanti al negozio fin dalle due della notte precedente. Sono stati, però, 9.500 quelli che ci sono effettivamente riusciti. L’incasso, secondo quanto dichiarato dalla proprietà, è stato di 2,5 milioni di euro per uno scontrino medio di poco superiore ai 263 euro. Nella lettera di scuse Febbraretti ha anche annunciato che “le vendite a prezzi scontati sono terminate” escludendo problemi alla viabilità per i prossimi giorni. La ritrovata calma offre l’opportunità per un’analisi più dettagliata dei fatti che offre numerosi spunti di riflessione e alcune conferme. Prima fra tutte quella secondo cui alcuni prodotti dell’elettronica, essenzialmente tv, smartphone e macchine fotografiche sono protagonisti dell’immaginario collettivo. Tra la folla accorsa, infatti, figuravano molti patiti dell’high-tech, attirati dall’iPhone a 399 euro. Il successo della campagna lanciata da Trony è anche un ulteriore segnale del diminuito potere d’acquisto patito da un numero crescente di consumatori. A mettersi in fila, infatti, sono stati anche numerosi stranieri e precari decisi a sfruttare lo sconto per soddisfare un’esigenza primaria come quella di acquistare una nuova lavatrice, considerata irraggiungibile a prezzo pieno.