I Raee aumentano solo del 2,5% nel 2024

Il rapporto Cdc Raee descrive una crescita del 2,5% a quasi 360 mila tonnellate
Fabrizio Longoni, Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.

Sono aumentate solo di poco le  tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) domestici avviati a corretto riciclo in Italia nel 2024. Il rapporto annuale del Centro di coordinamento (Cdc) Raee parla di una crescita del 2,5% rispetto all’anno precedente a quasi 360 mila tonnellate.

Nel 2023 e nel 2022 si era vista una flessione soprattutto a causa del confronto con il 2021 – anno in cui il Bonus Tv aveva portato a una forte crescita del conferimento di televisori.

Ancora nel 2024, rispetto alle buone performance dei rifiuti di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (+7,5%), permane il calo di tv e monitor avviati a riciclo 1 (-10,9)%.

Leggero calo dei conferimenti al Sud (-0,2%) e aumento netto al nord (+4,1%). in Italia nel 2023 il volume degli elettrodomestici conferiti era pari al 30,2% rispetto al volume dei modelli venduti, il dato 2024 non è ancora noto ma sarà comunque abissalmente lontano dall’obiettivo del 65% richiesto dalla direttiva 2012/29/Ue.
«Sebbene ancora lontano dagli obiettivi di raccolta fissati dall’Ue, questo risultato è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che il sistema ha tutte le carte in regola e le risorse per contrastare dinamiche fisiologiche e per continuare a migliorare le proprie performance di raccolta», commenta con un certo ottimismo Giuliano Maddalena, presidente del Cdc: «Gli ottimi risultati registrati dai piccoli Raee sono infatti la dimostrazione dell’efficacia delle attività di microraccolta e comunicazione che vede impegnati ormai da diversi anni in modo diretto e indiretto i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i loro sistemi collettivi tramite l’erogazione di contributi economici previsti negli Accordi di programma».

I premi di efficienza distribuiti nel 2024 ai gestori dei siti di raccolta a riconoscimento del livello quantitativo e qualitativo dei Raee ritirati ammontano a 26 milioni di euro. Con i fondi ai comuni per l’efficientamento del sistema il totale supera i 29 milioni.«Alcune recenti novità fanno sperare che la raccolta cresca ancora nei prossimi anni», aggiunge il direttore generale del Cdc Fabrizio Longoni: «In particolare, il nuovo accordo di programma che abbiamo firmato con Anci ci permetterà di intercettare i Raee che le pubbliche amministrazioni, soprattutto i comuni, hanno accumulato all’interno dei propri uffici o dipendenze come le scuole comunali. Garantiremo il ritiro, l’avvio al trattamento e la premialità come avviene per i centri di raccolta comunali. Questo si aggiunge alle modifiche normative della fine dello scorso anno che hanno portato da una parte a una maggiore liberalizzazione dell’attività dei distributori, che per raccogliere Raee devono solo iscriversi gratuitamente al Cdc, e dall’altra a un obbligo, per i consorzi di raccolta, a destinare il 3% dei ricavi dell’anno precedente alla comunicazione».

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