I genitori italiani “promuovono” la tecnologia

Qual è il rapporto delle famiglie italiane con la tecnologia? Lo svela una ricerca D-Link, che ha indagato le abitudini e le preferenze “tech” dei genitori, tra tablet, sistemi di sorveglianza e pappe per neonato. “I genitori sono genitori moderni ovvero attenti a tutte le novità, sempre alla ricerca di prodotti e app che possano aiutare a semplificare la routine quotidiana, dalla preparazione dei cibi alla gestione dei figli. Ben il 57% si dichiara molto tecnologico). La tecnologia è uno strumento utile, sono in pochissimi a credere che la vita da genitori sia peggiorata a causa dell’innovazione tecnologica, (solo il 6% dei rispondenti), tuttavia è importante saperla utilizzare e non abusarne (per il 63%)” questa è la sintesi che fa l’azienda hi-tech di questo rapporto. Secondo la ricerca la funzionalità più importante è rappresentata dalla comunicazione a distanza soprattutto tramite smartphone e app e permette di contattare i propri figli permettendo così di gestire le piccole e grandi preoccupazioni quotidiane (47%). La sicurezza dei figli è un aspetto molto importante, che infatti la troviamo al secondo posto con il 41% delle preferenze. Nonostante il divertimento non sia considerato lo scopo primario e più rilevante della tecnologia, è indubbio che la maggior parte dei genitori italiani sfrutti la tecnologia per intrattenere o distrarre i bambini, per esempio al ristorante o durante un lungo viaggio, o quando non possono dare loro tutta la massima attenzione (12%). In questo caso le famiglie sono consapevoli che la funzione non è prioritaria, ma amano sfruttarla per semplificarsi la vita. Dall’indagine di D-Link emerge inoltre come i genitori italiani apprezzino e abbiano promosso tutte le principali tecnologie: le fotocamere digitali sono però le più amate (con un rating positivo del 99%), seguite dalle tecnologie e password per bloccare dispositivi in assenza di supervisione. Sul podio troviamo anche, a sorpresa, computer e Internet, giudicati positivi dal 92% degli intervistati, probabilmente perché fonte di informazioni e supporto sul mondo della famiglia oppure in quanto strumenti indispensabili per le ricerche scolastiche. I dispositivi di controllo a distanza, come i baby monitor, superano i tablet e gli smartphone nella classifica di gradimento dei genitori, mentre all’ultimo gradino troviamo videogiochi e TV.

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