Haier si rafforza in Italia con la connettività

Il Sole 24 ore analizza la situazione di Haier e ne trae qualche dato molto interessante
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Il mercato degli elettrodomestici è in cerca di una nuova identità e di un nuovo assestamento dopo il periodo relativo al lockdown quando le vendite si sono decisamente alzate. Anche in questa parte del 2021 tiene lo stesso livello, con la previsione però di sgonfiarsi a breve. Così spiega il Sole24 ore di oggi.

Francesco Di Valentin, responsabile dei mercati del Sud Europa per Haier Europe, spiega che per loro la crescita nella prima parte dell’anno è stata a doppia cifra, anche se meno presente che nella precedente.

Haier sta consolidando la sua presenza in Europa dopo aver acquisito il gruppo Candy ma con la previsione (annunciata), di acquisire anche Haier Smart Home Group di Fisher&Paykel Appliances Italia, titolare del marchio Elba e rivenditore su licenza di De’Longhi, prosegue il Sole24 ore.

Si punta insomma allo sviluppo ulteriore della domotica, focus proprio del traino degli elettrodomestici connessi. Gianpiero Morbello, head of brand&Iot del gruppo:

“Abbiamo un patrimonio di circa 2,5 milioni di utenti connessi, di cui circa 900mila italiani”, prosegue sulle pagine del quotidiano. “Non esistono più lavatrici che escono dalla fabbrica non pronte per la connessione. E lo stesso sta già capitando per gli elettrodomestici. Il 35% dei nostri prodotti è connesso, e salirà fino al 50% entro l’anno prossimo, fino a raggiungere il 100% nel 2026”.

Purtroppo però il problema sulle catene di provvigionamento si fa sentire al di fuori. Per Haier però, già tre anni fa, la strategia di portare a Brugherio parte della produzione, ha portato bene. “Zero distance”, ovvero ridurre la distanza tra consumatore e produttore, è oggi fulcro del gruppo in Europa. Mentre prendono sempre più importanza anche i nuovi uffici commerciali di Vimercate.

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