Google ha violato ben 5 brevetti Sonos. La US International Trade Commission ha impedito a Google di importare (e vendere) prodotti che violano i brevetti degli altoparlanti intelligenti di Sonos.
Ha confermato la decisione di agosto secondo cui i prodotti audio di Google violavano cinque brevetti e già vietava a Google di importare “dispositivi di altoparlanti in rete” e dispositivi in grado di controllarli, come telefoni cellulari e laptop.
La sentenza però afferma che a Google non sarà impedito di importare prodotti che aveva riprogettato per evitare di violare i brevetti.
“Cercheremo un’ulteriore revisione e continueremo a difenderci dalle frivole affermazioni di Sonos sulla nostra partnership e sulla nostra proprietà intellettuale”, ha affermato la società.
Eddie Lazarus, Chief Legal Officer di Sonos, ha definito la sentenza una vittoria “a tutto campo” e ha sostenuto che i prodotti di Google violano ancora i loro brevetti nonostante i suoi tentativi di farli diversi. Il titolo di Sonos nel frattempo è aumentato dell’1,5%, dopo essere salito di oltre il 3%.
Le parti sono state coinvolte in una guerra mondiale dei brevetti sulla tecnologia audio multi-room fin dal 2020, che include casi giudiziari in California, Canada, Francia, Germania e Paesi Bassi. Sonos ha citato in giudizio Google per la prima volta a Los Angeles, sostenendo che l’azienda ha abusato della sua tecnologia in “più di una dozzina di diversi prodotti contraffatti”, inclusi altoparlanti Google Home e telefoni Pixel, tablet e laptop.
Google ha risposto con la propria causa a San Francisco, sostenendo che Sonos ha utilizzato “volumi sostanziali” della sua tecnologia senza autorizzazione per diversi prodotti, comprese le app controller e il suo servizio Sonos Radio. Insomma una guerra aperta da diverso tempo, che a quanto pare sembra aver avuto uno stop.
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