Gamestop: pollice verso degli analisti anche se l’utile aumenta

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Nel IV trimestre del suo anno fiscale 2023, chiuso a fine gennaio, le vendite di Gamestop sono scese a 1,79 miliardi di dollari, quasi il 20% in meno rispetto ai 2,22 miliardi del IV trimestre precedente.

Il dato ha spaventato gli azionisti che sono corsi all’incasso, facendo perdere al titolo il 15% del suo valore in pochi minuti alla comunicazione dei risultati il 26 marzo e un altro 8% nei due giorni di Borsa aperta seguenti. Siamo ben lontani dai livelli raggiunti esattamente due anni prima, quando una curiosa corsa agli acquisti generata da un tam-tam sui social media aveva portato il titolo oltre i 40 dollari per non parlare del boom che nel 2021 aveva proiettato il titolo per poche settimane sopra gli 80 dollari.

La sfiducia nei confronti del leader della distribuzione fisica di videogiochi contrasta con i dati pubblicati: grazie a una riduzione del 21% nei costi, Gamestop ha chiuso il IV trimestre con un utile di 63 milioni di dollari, risicato (0,3% del fatturato) ma superiore ai 48 milioni del IV trimestre precedente. L’azienda, che aveva 11 mila dipendenti a tempo pieno e 27 mila part time nel 2023 e li ha ridotti rispettivamente a 8.000 e 18.000 ha annunciato che procederà a ulteriori tagli e chiuderà i negozi in Irlanda, Svizzera e Austria.

Secondo alcuni analisti il problema non sono i costi quanto il business model su cui poggia Gamestop: La vendita dei giochi avviene sempre più spesso on line “non c’è proprio ragione di recarsi in negozio per un cliente che può ordinare e scaricare immediatamente il gioco che desidera“, ha detto alla Reuters uno degli analisti che segue il titolo: Michael Pachter della Wedbush securities, “una ripresa delle vendite è estremamente improbabile a meno che il management non trovi un modo per riportare i clienti nei punti vendita”.

Peraltro il settore nel suo insieme è in una fase di debolezza: Reuters ricorda come anche Take-Two Interactive Software ed Electronic Arts abbiano riportato utili deludenti per un mix di calo della domanda e alto costo del denaro (il settore richiede grandi investimenti nella fase di disegno dei giochi che precede anche di anni il flusso delle vendite). “Gamestop potrà continuare a ridurre i costi e arrivare in pari o anche guadagnare ma è inevitabile che prima o poi le vendite caleranno fino a livelli insostenibili”, ha concluso Pachter.

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