Funziona la ‘cura dimagrante’ di Bitzer: debiti in calo, utili per azione in crescita

Un ottimo IV trimestre dà fiato alle vendite. Con razionalizzazioni e cessioni l'indebitamento si ridurrà di 1,2 miliardi entro fine 2025 e dal 2026...
La direzione di Whirlpool a Benton Harbor nel Michigan (Shutterstock)

Whirlpool ha pubblicato il bilancio del 2024, primo anno quasi interamente realizzato (dal II al IV trimestre) senza le entrate (e senza le perdite) delle attività In Europa Medio Oriente e Africa. Con quali risultati? Dipende da cosa si guarda: sotto il profilo ‘industriale’ nel 2024 a perimetro invariato le vendite sono rimaste ferme intorno ai 16 miliardi di dollari, -0,4% per l’esattezza anche se il IV trimestre è andato molto bene con un aumento dell’1,9% a perimetro invariato. Certo: ora Whirlpool è una azienda che vende al 50% negli Usa e al 90% nelle due Americhe. In Asia è poco presente visto che il Medio Oriente è stato ceduto e l’India è gestita da una controllata.

Nel complesso, se si confronta il IV trimestre del 2023 (con le attività EMEA ancora integrate) e quello del 2024 si vede una riduzione del 18,7% nel fatturato. In compenso sono aumentati, combinazione della stessa percentuale, gli utili per azione. Ed è questo il focus della strategia del Ceo Marc Bitzer e del top management di Whirlpool: raddrizzare il bilancio e ridurre i debiti e il capitale fisso. “Tutto sommato”, è il loro ragionamento, “siamo su un mercato maturo, non possiamo attenderci grandi crescite del fatturato e dei margini industriali. Cerchiamo di raggiungere gli stessi risultati utilizzando meno risorse e riducendo i debiti”.

In questa direzione il 2024 è stato un anno molto positivo e il 2025 sarà sulla stessa linea. Whirlpool Emea che drenava risorse non c’è più, sono state realizzate razionalizzazioni per 300 milioni di euro, è stata venduta una quota di Whirlpool of India. In totale l’indebitamento è sceso di 500 milioni di euro.

Nell’anno in corso Whirlpool intende ottenere risparmi operativi per altri 200 milioni e scendere al 20% di Whirlpool of India (che è quotata in Borsa a Bombay) con un guadagno di 550-600 milioni. Nel complesso potrà abbassare l’indebitamento di altri 700 milioni. Alla fine del 2025 Whirlpool avrà venduto elettrodomestici sempre per 16 miliardi ma con costi finanziari e operativi molto ridotti. La cura dimagrante a quel punto sarà quasi terminata e la parola passerà alle nuove tecnologie: i frigoriferi ultraslim di JennAir, l’intelligenza artificiale applicata ai grandi elettrodomestici, e i Ped di KitchenAid e  i sistemi come InSinkErator (che Whirlpool potrà vendere anche in Europa perché non sono stati ceduti ad Arçelik).

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