‘Fai la tua mossa’: Erion Weee promuove l’impegno dei cittadini

Sei italiani su 10 non portano i Raee al centro di raccolta comunale; il 49% non conosce il ritiro '1 contro 1' e il 74% ignora l’esistenza dell' '1 contro 0'.
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In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, che si celebra il 5 giugno, Erion WEEE, Junker App, A Sud ed EconomiaCircolare.com lanciano “Fai la tua mossa”, la campagna di sensibilizzazione dedicata al corretto conferimento dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), nata in risposta ad un problema sostanziale: gli italiani sembrano sapere cosa siano i RAEE (89% dei rispondenti*), ma non hanno idea di come gestirli correttamente.

Secondo i dati dell’indagine, infatti, solo il 29% afferma di recarsi più volte all’anno in un centro di raccolta comunale e, tra chi non lo fa, il 76% ammette di tenere le apparecchiature rotte o inutilizzate in cantina oppure abbandonate in qualche cassetto della propria abitazione, fino al punto di dimenticarsene. Le ragioni? In molti casi pesano la distanza dei centri di raccolta e la percezione di procedure troppo complesse. Non manca, inoltre, una quota di cittadini che riconosce di aver buttato erroneamente i RAEE nel contenitore dell’indifferenziata.

“I risultati di questo sondaggio” – commenta Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Junker app – “Restituiscono un’Italia in chiaroscuro. Da una parte emerge un buon livello di conoscenza, dall’altra è evidente che bisogna lavorare ancora molto per far conoscere le diverse modalità di conferimento. Solo così sarà possibile attivare una svolta nel riciclo di questa frazione, che, a fronte di un aumento dei volumi annuali di AEE immesse al consumo, si aggira intorno al 30%, ben lontano dal target europeo del 65%”.

Sulla base di questi risultati, è stata ideata la campagna digitale Fai la tua mossa, della durata di 6 mesi, che si pone non solo l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini, soprattutto le nuove generazioni, sulle diverse tipologie di RAEE e sulle varie possibilità di conferimento, rendendo quante più persone possibili consapevoli dell’impatto ambientale di questi rifiuti, che comprendono smartphone, tablet, pc, tv, ma anche grandi elettrodomestici. Da un aggiornamento della mappatura dei centri di raccolta disponibili sull’app Junker, fino all’informazione sui servizi di conferimento gratuito “1 contro 1” e “1 contro 0” – rispettivamente noti solo al 51% e al 26% dei rispondenti – “Fai la tua mossa” vuole essere il mezzo per fornire a tutti i cittadini gli strumenti necessari per il corretto conferimento dei RAEE. Inoltre, le attività di informazione e sensibilizzazione riguarderanno anche i più piccoli, grazie alla creazione di un kit per le scuole.

Erion WEEE ritiene che la corretta gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) rappresenti una delle sfide ambientali più urgenti e strategiche per il nostro Paese. La campagna di sensibilizzazione “Fai la tua mossa”, promossa insieme a Junker App, A Sud ed EconomiaCircolare.com, è un’iniziativa fondamentale per colmare il gap informativo e diffondere consapevolezza tra cittadini di tutte le età sulle modalità corrette di conferimento e riciclo di questi rifiuti tecnologici”. – afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – “I dati emersi dalla survey evidenziano che molti RAEE restano ancora a prendere polvere nelle cantine e nei cassetti di molte case italiane e che c’è ancora molto da fare in materia di sensibilizzazione. Erion WEEE continuerà ad appoggiare iniziative come questa perché siamo convinti che solo attraverso l’informazione si possa favorire un corretto conferimento e, dunque, una gestione sostenibile di questi rifiuti per contribuire concretamente alla salvaguardia del nostro pianeta.

“Come associazione impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici e attiva da anni con percorsi di educazione ecologista nelle scuole” – ha dichiarato Nicole Marcellini, responsabile formazione dell’associazione A Sud – “aderiamo con convinzione alla campagna di sensibilizzazione sui RAEE. Riteniamo fondamentale affrontare la questione dei rifiuti tecnologici come parte integrante della visione sistemica che portiamo nelle scuole che, a partire dalla crisi ambientale e dalla scienza del clima, attraversa temi più complessi come quello della giustizia e delle possibili soluzioni individuali ma soprattutto collettive. Informare, coinvolgere e rendere consapevoli le persone è un passaggio cruciale per contrastare l’estrazione incontrollata di materie prime e promuovere una cultura della riparazione e del riuso”.

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