ENEA, 180 euro di risparmio energetico in bolletta

Lo studio ENEA dal titolo: “Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale”, ha l’obiettivo di far riuscire a risparmiare quasi 2,7 miliardi di metri cubi di gas metano. L’effetto immediato dovrebbe tradursi in un risparmio di circa 180 euro/anno in bolletta.
|Studio Enea|Presidente di Enea Gilberto Dialuce

Il settore residenziale è responsabile attualmente di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di CO2 del nostro Paese. L’uso dell’energia è finalizzato essenzialmente climatizzazione degli ambienti e all’utilizzo di acqua calda sanitaria. Lo studio identifica così una serie di indicazioni utili a conseguire una riduzione dei consumi e raggiungere gli obblighi di risparmio energetico stabiliti in sede di Unione Europea, nonché accelerare il percorso di decarbonizzazione intrapreso dal nostro Paese per contrastare i cambiamenti climatici.

Le linee di intervento: “Comportamentali” e “Amministrative”

Secondo lo studio (qui il link), , per il settore residenziale, vengono identificate due linee d’azione: misure di tipo “comportamentali” e misure “amministrative”, con particolare riferimento al riscaldamento invernale. L’obiettivo di queste ultime è di Riduzione temperatura interna invernale di 1 grado, da 20°C a 19°C. Questa misura può permettere una diminuzione del 3,6% del consumo del paese.

Riduzione di un’ora al giorno dell’accensione dell’impianto; Riduzione di 15 giorni il periodo di accensione dell’impianto (una settimana all’inizio e una alla fine periodo).

Il combinato disposto di queste misure può generare un risparmio del 17,5%, pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas (1,65 miliardi dalla diminuzione di 1°C e 550 milioni dalla riduzione di un’ora giornaliera). Sul fronte delle famiglie, in bollette, queste proposte, si traducono  in un risparmio complessivo, calcolato ai prezzi attuali, di 178 €/anno per famiglia.

Lo studio ENEA è partito dal settore residenziale, responsabile di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di CO2, ma è prevista l’estensione anche al terziario, con l’accortezza di distinguere i consumi delle utenze alle quali non applicare le misure, come ospedali e scuole”, ha sottolineato il presidente Gilberto Dialuce.

Risparmiare energia è un imperativo e come ENEA vogliamo dare il nostro contributo sul fronte della ricerca, delle tecnologie innovative e della promozione di una cultura sull’uso intelligente di questo bene, senza rinunciare al comfort, in una prospettiva di decarbonizzazione e di progressiva riduzione delle forniture dall’estero già da quest’inverno”.

A livello comportamentale, vengono identificati cinque interventi da adottare tra le mura domestiche: Sostituzione climatizzatori esistenti obsoleti, con modelli ad alta efficienza (inverno);

Sostituzione climatizzatori esistenti con modelli ad alta efficienza (estate); Installazione di nuove PDC (Pompe Di Calore) elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie. Inoltre, da considerare, la sostituzione di elettrodomestici casalinghi con modelli ad alta efficienza. Sostituzione lampadine a incandescenza e fluorescenti a fine vita con LED.

Adottando le misure comportamentali sopra elencate, i risparmi per il paese sono traducibili in 3,6 miliardi di metri cubi di metano in meno all’anno. Ulteriori 0,4 miliardi possono essere risparmiati con la sostituzione di elettrodomestici e climatizzatori con modelli ad alta efficienza e l’installazione di un’illuminazione a LED.

“Gli interventi comportamentali, che dipendono da scelte del cittadino andrebbero supportati con campagne di informazione e comunicazione mirate, sottolineando che, adottando comportamenti più virtuosi, i vantaggi economici possono arrivare fino a 240 euro all’anno per famiglia”, ha spiegato la direttrice del Dipartimento Efficienza energetica dell’ENEA, Ilaria Bertini.

“Se anche solo la metà delle famiglie adottasse le misure che non richiedono spese iniziali, si potrebbe arrivare già dal prossimo inverno a un risparmio di 1,8 miliardi di metri cubi di gas”, ha aggiunto Bertini. Ma non solo. “È necessario accrescere la consapevolezza nel consumatore attraverso una diretta correlazione fra l’uso domestico dell’energia, il consumo e il costo.

La vera chiave di volta è proprio la pervasiva diffusione di sistemi di misura negli edifici che possono evidenziare ai consumatori l’impatto di condotte/atteggiamenti poco virtuosi e mitigarli attraverso azioni comportamentali o l’impiego di sistemi di regolazione automatici (building automation), che hanno ormai costi contenuti, semplicità di installazione e interfacce intuitive”, ha concluso.

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