Secondo la lista pubblicata ieri in anteprima da Il Messaggero, gli elettrodomestici (grandi e piccoli) entrano a pieno titolo tra le ‘cose’ acquistabili col reddito di cittadinanza. Insieme a essi, cellulari, vino, vestiti, mobili, libri e giocattoli. L’elenco completo delle spese autorizzate sarà ufficializzata nei prossimi giorni, una volta che il decreto attuativo con l’elenco dei nuovi beni acquistabili avrà superato gli ultimi passaggi tecnici. Con i soldi della card è possibile comprare farmaci e alimenti, saldare le bollette e pagare la rata del mutuo o dell’affitto della casa. Consentiti prelievi tra 100 e 210 euro, a seconda della numerosità del nucleo. Oltre al divieto di usare i soldi della card per il gioco d’azzardo, già in vigore, con il decreto in arrivo verrà esplicitamente proibito l’acquisto di superalcolici, gioielli e altri accessori di lusso, beni antiquari e prodotti finanziari. I limiti sui prelievi di somme in denaro rimarranno inalterati. Scrive Il Messaggero: “È caduto definitivamente l’editto «anti-Unieuro» lanciato a suo tempo dalla pentastellata Laura Castelli, attuale viceministro dell’Economia, che a ottobre aveva annunciato controlli severi nei confronti di coloro che avessero speso il denaro del bonus per comprare un elettrodomestico. Il reddito di cittadinanza entra così in una nuova fase. Se da un lato i beneficiari godranno di una più ampia libertà di manovra ora che verrà loro riconosciuto il diritto di possedere una lavatrice o un divano, dall’altro in questo modo il sussidio alimenterà indirettamente pure le vendite di un maggiore numero di imprese”. Aires ha inviato una circolare ai propri associati per fare sapere di astenersi dall’accettare le card finché il governo non indicherà chiaramente quali beni è possibile comprare. Ci sono in circolazione attualmente circa 500 mila card con un plafond di spesa compreso tra 40 e 1.350 euro. Chi ha già ottenuto la card riceverà la seconda mensilità entro la fine del mese. La platea dei beneficiari è destinata ad aumentare: una volta che l’Inps avrà terminato di esaminare le domande per il reddito di cittadinanza arrivate il mese scorso, il sussidio raggiungerà 750 mila nuclei. Le richieste ammontavano il 30 aprile a 1.016.977, mentre il tasso di rifiuto si aggira attorno al 75 per cento.
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