Ecobonus, lo sconto in fattura è legge

È operativo l’articolo 10 del Decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), che introduce modifiche significative alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico. Con l’entrata in vigore della legge, i contribuenti beneficiari delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e di riduzione del rischio sismico possono richiedere subito un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto in fattura anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi. L’opzione va comunicata all’Agenzia delle Entrate, a pena d’inefficacia, nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese che danno diritto alle detrazioni. La possibilità di optare per l’opzione sconto in fattura è estesa anche agli interventi di ristrutturazione edilizia (Bonus casa), limitatamente a quelli finalizzati al conseguimento di risparmio energetico e installazione di impianti a fonti rinnovabili. Il fornitore che ha praticato lo sconto potrà recuperare il relativo importo sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24, a decorrere dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione dell’opzione per lo sconto, in cinque quote annuali di pari importo. Il provvedimento sta provocando molteplici proteste da parte delle associazioni di categoria che commercializzano prodotti e servizi a cui si applica l’Ecobonus.

A questo proposito, sul numero di agosto/ settembre di AB Abitare il Bagno in uscita, sarà presente uno speciale casa che conterrà gli aggiornamenti dell’Agenzia delle Entrate sul tema.

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