E-bike: l’Eldom ci crede davvero?

Di seguito un estratto dell’articolo apparso sul numero di ottobre di Uptrade
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Insieme ai monopattini, le biciclette a pedalata assistita o elettriche, le e-bike sono l’ultima grande categoria merceologica approdata nei punti vendita Eldom sotto il cappello del termine ‘mobility’.

Una categoria nuova dal prezzo medio non basso sembrerebbe un’opportunità in una fase difficile per i classici elettrodomestici, per l’IT e la telefonia. In realtà, dopo questo giro di visite, avvenuto a Torino l’ultimo sabato di agosto, l’impressione è che ci siano ancora molti limiti. Quasi mai gli spazi e, in parte, l’attenzione dedicati alla mobilità elettrica sono adeguati o comparabili a quelli delle storiche categorie merceologiche del canale.

Certo, è difficile esporre prodotti così delicati, che occupano molto spazio in pianta e che devono essere visti da ogni lato. Il punto vendita Expert visitato non ne esponeva nessuno (ma non per questo è stato privo di consigli e offerte). Euronics esponeva solo tre modelli.

Solo lo store visitato di Mediaworld sembra aver investito con decisione e convinzione sui prodotti per la mobilità personale elettrica, con un adeguato mix di posizionamento deI reparto, assortimento di prodotti, prezzi, accessoristica e servizi collegati, mentre Unieuro può vantare un’esposizione comparabile, ma in una posizione presumibilmente un po’ rimediata.

Salvo quest’ultima, il cui personale appare poco concentrato sulla categoria, gli addetti dei negozi che la trattano mostrano tutti una buona competenza sulle caratteristiche tecniche e le modalità di utilizzo delle e-bike, con una menzione speciale per quello incontrato in Euronics, che ne divide il merito con la formazione specifica ricevuta dall’azienda. E, probabilmente non a caso, è stato anche l’unico a informarmi di sua iniziativa sugli obblighi normativi di targatura e copertura assicurativa come per gli altri veicoli motorizzati, che sono allo studio a Roma.

Tirando le somme: il canale Eldom ha sicuramente visto l’opportunità, ma sembra che ancora non stia puntandoci pienamente, magari riservandole maggiore attenzione negli store online che nei negozi fisici. Resta però il dato delle dichiarazioni spontanee degli addetti con cui ho parlato, da cui si ricava che, come di solito, chi investe bene, raccoglie frutti in proporzione!

Il resoconto integrale delle visite effettuate dal nostro Mistery shopper può essere letta scaricando il pdf del numero di ottobre di Uptrade