“Compravano articolo tecnologici nell’ Est, non pagavano l’iva per poi vendere i prodotti on line a prezzi bassi”. Questo è l’illecito che secondo la Guardia di Finanza avrebbe coinvolto Diunamai, il marchio di vendite on line di prodotti hi tech di proprietà attraverso la Daf srl dei fratelli Dezi e punto di raccordo però – sempre secondo il procuratore aggiunto – di una galassia di società tutte intestate a prestanome che di fatto acquistavano la merce per conto della Daf. Questo quanto riportato nel dettaglio ieri da Il Tempo. L’operazione scattata nei giorni scorsi con arresti e altri provvedimenti rientra in una più vasta indagine del Nucleo della Polizia tributaria di Roma sulle insegne Pastarito e Pizzarito, in cui era rientrata anche la società di Fiano Romano.
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