Si è svolta ieri a Comerio, in provincia di Varese, presso il centro operativo europeo di Whirlpool, la conferenza dal tema “Scenari, dinamiche, strategie nel mercato italiano degli elettrodomestici”. Nell’ambito della giornata di lavori è stata illustrata la ricerca realizzata da Cermes-Bocconi in collaborazione con Whirlpool. L’indagine, presentata da Daniele Fornari, professore ordinario di marketing internazionale presso l’università di Parma, ha messo in evidenza il fatto che il mercato italiano della distribuzione di elettrodomestici vanta un giro d’affari di circa 12.500 miliardi e rappresenta in valore circa il 54% del mercato dell’elettronica di consumo che, complessivamente, vale circa 23mila miliardi di lire.Tuttavia si tratta di un mercato la cui crescita non è omogenea. Ad esempio, il comparto del bianco ha registrato rispetto al 1995 un aumento, a valore, del 21%, mentre i piccoli elettrodomestici segnano un significativo incremento del 37%. Per quanto riguarda il bruno in questi cinque anni l’incremento è stato dell’8%.Il lavoro ha preso in esame anche i cambiamenti che si stanno verificando in questi ultimi anni in relazione alle strutture dei canali di vendita e dei rapporti fra industria e distribuzione. In particolare, è stato rilevato che attualmente in Italia ci sono circa 9.700 punti vendita (il 30% in meno rispetto al 1996), con una chiara tendenza ad una progressiva concentrazione distributiva (circa il 3% dei punti vendita controlla il 33% del mercato).Alla manifestazione ha partecipato anche Enrico Letta, ministro dell’industria e Renato Mannheimer, docente di metodologia delle scienze politiche presso l’università di Genova. Letta si è soffermato sulle strategie che l’Italia deve mettere a punto per facilitare l’ingresso di investitori stranieri, mentre Mannheimer è intervenuto sullo sviluppo della Rete e sui cambiamenti che questo ha determinato nel mondo del lavoro.
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