Luigi Di Maio, ministro e capo politico del M5S, torna a riaccendere i riflettori sulle liberalizzazioni volute dal governo Monti nel giorno della firma del dl riders (che da ieri è legge). Scrive infatti su Facebook: “Dopo il decreto dignità e il decreto Riders, dobbiamo andare avanti come governo nella tutela delle persone che lavorano, come nel caso delle partite Iva e dei lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali che, a causa delle liberalizzazioni, sono sprofondati nella giungla degli orari di apertura e chiusura, cercando invano di battere i centri commerciali, rimanendo aperti dodici ore al giorno e sette giorni su sette”. Di Maio aggiunge anche: “Ci sono sempre più riders in ogni categoria, giovani e meno giovani senza orario di lavoro, persone senza ‘diritto alla disconnessione’, lavoratori che pur di lavorare sono disposti a non guadagnare, operai ricattati di essere sostituiti con una macchina, se non abbassano le loro pretese”.
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