Decreto anti-crisi: nasce la legge

Due giorni per votare la fiducia e approvare il decreto anti-crisi, che ora è divenuto legge. Questi i tempi che sono occorsi al Senato, il quale ha votato ieri la legge con 164 voti a favore, 119 contrari e 2 astenuti. Il tutto tra le polemiche dell’opposizione in merito al frequente ricorso ai decreti da parte del Governo e l’elogio dei partiti di maggioranza per le sagge decisioni contenute nel testo. La detrazione del 20% (art. 2 della legge), legata alle ristrutturazioni, per l’acquisto di mobili, Tv, computer ed elettrodomestici in classe non inferiore ad A+ (esclusi frigo e congelatori), per un massimo di 10 mila euro, rimane. Ma, come segnalato nell’agenzia del 7 aprile, rimane inapplicabile per gli elettrodomestici bianchi, perché solo frigo e congelatori, che sono esclusi da questa legge, hanno classi superiori ad A. Ne deriva che la legge approvata ieri dal Senato, e lodata anche perché portava aiuti concreti al settore degli elettrodomestici, contiene in realtà incentivi inapplicabili per l’acquisto di questi ultimi. Sempre nell’art. 2 rimane confermato che “Il Ministero dello sviluppo economico, al fine di monitorare gli effetti del presente decreto, promuove la stipula di un apposito protocollo di intenti con i soggetti delle filiere produttive e distributive dei beni per i quali sono previsti gli incentivi di cui al presente decreto, in relazione al mantenimento dei livelli occupazionali, ai termini di pagamento previsti nei rapporti interni alle filiere medesime, nonché alle iniziative promozionali già assunte per stimolare la domanda e migliorare l’offerta anche dei servizi di assistenza e manutenzione. Il Ministero dello sviluppo economico, con proprio decreto, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, detta disposizioni per vigilare sul rispetto degli impegni previsti, anche tramite periodica audizione delle organizzazioni datoriali e sindacali”.Confermato anche il passo dell’art. 3 nel quale si dichiara che le disposizioni legate alle automobili, ai mobili, a Tv e computer e agli elettrodomestici, “si applicano alle aziende che si impegnano a non delocalizzare al di fuori dei Paesi membri dello Spazio economico europeo la produzione dei beni per i quali sono previsti gli incentivi di cui al presente decreto”.

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