Una svolta ‘epica’ quella comunicata dal Gruppo De’Longhi. Fabio De’Longhi, figlio del fondatore Giuseppe, dopo quindici anni alla guida dell’azienda di famiglia, oggi colosso da 2,2 miliardi di ricavi, si ‘ritaglia’ un ruolo più strategico e meno operativo, quello di vice presidente, e sceglie Massimo Garavaglia come nuovo amministratore delegato. Il manager, che accompagnerà “la crescita futura del gruppo”, proviene dalla svizzera Barry Callebaut, multinazionale quotata specializzata nella fabbricazione di prodotti a base di cacao e cioccolato di alta qualità. La nomina, che dovrà essere approvata dall’assemblea del prossimo 22 aprile, quando sarà esaminata anche la relazione finanziaria, “nasce nel quadro di una costante espansione delle attività del gruppo De’ Longhi e della conseguente volontà di rafforzamento della sua struttura manageriale”. Secondo il commento dei quotidiani economici, dato che la famiglia che dà il nome al gruppo controlla il 69% del capitale, non c’è pericolo che Garavaglia non venga assunto: il manager prenderà servizio a partire dal primo maggio e ragionevolmente entro fine 2020 presenterà i suoi piani per il gruppo alla comunità finanziaria. Gli analisti intanto scommetto che se Fabio De’ Longhi avrà più tempo per dedicarsi alle strategie, potrà concentrarsi anche su nuove acquisizioni. Prima di Garavaglia, l’ultimo manager che aveva reso grande il gruppo – portandolo in Borsa nel 2001 – era stato Stefano Beraldo, che nel 2005 aveva lasciato le deleghe in mano al figlio del presidente Giuseppe Dè Longhi. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it