De’Longhi: prosegue il processo di delocalizzazione

Nell’ambito del piano di delocalizzazione, De’Longhi ha annunciato ieri la cessazione per il 2005 di alcune produzioni attualmente svolte negli stabilimenti italiani di Treviso, Mignagola e Gorgo al Monticano (Tv), con il contestuale esubero di 650 dipendenti. “Questo passaggio” spiega in un comunicato ufficiale Stefano Beraldo, a.d. di De’Longhi, “è necessario per consentire all’azienda di continuare a competere correttamente alla luce delle mutate condizioni del mercato internazionale, senza penalizzare gli investimenti in ricerca, sviluppo e tecnologia”.Il gruppo ha anche confermato la volontà di rafforzare le produzioni italiane non coinvolte dal piano di riorganizzazione delle attività industriali, in particolare quelle legate al condizionamento, alla cottura, ai radiatori ad acqua, alle macchine da caffè automatiche e agli elettrodomestici da incasso. In questa direzione infatti sono già stati investiti nei primi nove mesi del 2004 circa 14 milioni di euro per impianti, macchinari e attrezzature.

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