De’Longhi ha reso noti oggi i risultati preliminari relativi all’esercizio finanziario 2004. Il fatturato è sostanzialmente in linea con i risultati del 2003, pari a 1.278 milioni di euro. In un comunicato ufficiale però l’azienda dichiara anche che “l’andamento dei tassi di cambio nell’anno ha avuto un effetto negativo sui ricavi netti di circa l’1%”. Secondo De’Longhi questo risultato è imputabile al forte apprezzamento dell’euro sul dollaro e alle conseguenti pressioni sui prezzi, al debole andamento dei consumi e alla partenza ritardata della stagione del riscaldamento.A livello di mercati, sono stabili i fatturati dei settori cottura e preparazione cibi, con un buon andamento delle vendite delle cucine, delle macchine da caffè e dei food processor. Buoni i risultati del settore condizionamento e trattamento aria, mentre sono in flessione i segmenti del riscaldamento, dei prodotti per la pulizia della casa e dello stiro. A livello geografico, soddisfacente l’andamento delle vendite in Europa, in particolare in Germania, Francia e Spagna. A una forte crescita nel mercato australiano si contrappone una contrazione del fatturato in Nord America e in Giappone.Prosegue il piano di De’Longhi per il trasferimento in Cina di alcuni settori produttivi: quest’anno verrà completato lo spostamento delle famiglie del condizionamento portatile, dei deumidificatori e dei forni elettrici. Secondo un’intervista a Stefano Beraldo, a.d. di De’Longhi, pubblicata oggi su “Il Corriere economia”, rimarranno in Italia tutte le funzioni strategiche legate ai prodotti: “R&S, ingegneristica, design, marketing e produzioni qualitative”.
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