Nel primo trimestre dell’anno il Gruppo De’Longhi ha realizzato ricavi in crescita del 7,1%, pari a 338,1 milioni di euro (+12% a cambi costanti), l’Ebitda è in aumento del 4,2%, pari a 46,1 milioni di euro, mentre l’utile netto si attesta a 17,1 milioni di euro, rispetto ai 19,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. L’indebitamento netto è di 54,6 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto ai 55,1 milioni di euro di marzo 2013.
Secondo una nota aziendale, il primo trimestre ha visto un andamento dei consumi ancora incerto in diversi mercati. L’impatto valutario è stato ancora molto rilevante: come già nel corso del 2013, la diffusa svalutazione di numerose monete, come rublo, yen, grivnia ucraina, e dollaro australiano ha avuto un impatto complessivamente negativo sia sui ricavi sia sui margini del Gruppo.
I ricavi sono stati positivamente influenzati dalle vendite nel settore della preparazione dei cibi e delle macchine da caffè (in particolare grazie alla forte crescita di DolceGusto), oltre che da una marcata crescita del comparto comfort (condizionatori e radiatori).
L’andamento dei mercati dell’area Europea è stato positivo: si evidenzia la crescita in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Scandinavia, e Russia. Nell’area APA (Asia-Pacifico-Americhe) sono stati in decisa crescita i mercati delle Americhe, trainati da Usa e Brasile; in calo invece Australia e Nuova Zelanda (penalizzate anche dai cambi), mentre sono stati positivi i mercati del Far East, specialmente Giappone (nonostante un negativo effetto cambi) e Sud Corea.
Positiva infine l’apporto dell’area MEIA, grazie principalmente a un forte contributo dell’Arabia Saudita.
Nel corso del trimestre sono proseguiti gli investimenti del Gruppo per portare a regime il nuovo stabilimento produttivo in Romania, così come gli investimenti industriali in Cina, il cui completamento è previsto nell’arco dell’esercizio in corso.
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