‘Contro-ban’ cinese ai chip Intel e AMD e a MSWindows

Il Centro di ricerche Microsoft a Pechino

Il governo cinese ha introdotto delle nuove linee guida in basemicroprocessori alle quali i chip prodotti dalle americane AMD e Intel dovranno gradualmente essere sostituiti con microprocessori made in China in tutti i PC e server governativi. Le linee guida chiedono anche di ridurre l’utilizzo del sistema operativo Microsoft Windows e il ricorso a database esteri. La sostituzione dovrebbe essere completata nel 2027.

La scelta ha lo scopo di incentivare la produzione locale di hardware e software e mettersi al sicuro da possibili interruzioni nel ciclo di manutenzioni e aggiornamenti o di prevenire falle nella sicurezza.

Si tratta del passo più significativo, scrive il Financial Times rivelando la notizia, nella campagna di ‘ri-nazionalizzazione’ dell’industria informatica che ha fatto seguito al ‘ban’ americano che ha progressivamente ridotto l’accesso cinese alle più avanzate tecnologie hardware.

Le misure sarebbero state emanate senza darvi pubblicità già alla fine dello scorso anno, il 26 dicembre, e nello stesso giorno l’agenzia governativa per la valutazione degli acquisti pubblici, la China Information Technology Security Evaluation Center, avrebbe prodotto una lista di processori e sistemi operativi ‘sicuri e affidabili’ tutti made in China.

L’impatto per le aziende americane è significativo: la Cina è il primo mercato per Intel dove realizza il 27% dei 54 miliardi di dollari fatturati nel 2023. AMD ha venduto in Cina microprocessori per circa 4 miliardi di dollari su 23 di fatturato. Microsoft afferma che la Cina rappresenta solo l’1,5% delle sue vendite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it

Uptrade