Condizionatori: proibizione graduale in Europa per gli F-gas

Il Regolamento europeo approvato il 16 gennaio stabilisce che dal 2032/2035 non si potranno più vendere apparecchi che usano gas fluorurati. La filiera dovrà progettare pompe e condizionatori che utilizzano il meno efficiente propano
La facciata della sede di Bruxelles del Parlamento Europeo Shutterstock

La messa al bando totale dei fluorurati, al momento il gas più usato e più efficiente per condizionatori e pompe di calore ci sarà, ma sarà graduale. La messa al bando totale (con la proibizione di ogni attività di manutenzione) non avverrà prima del 2050. Le pompe di calore (dal 2032) e i condizionatori (dal 2035) non dovranno più usare F-gas.

Questa la decisione presa dal Parlamento Europeo che emanando un Regolamento Europeo ha di fatto ratificato un accordo frutto di una estenuante mediazione.

I produttori europei hanno infatti combattuto contro una prima versione della norma che prevedeva una scadenza molto più ravvicinata (2030) e impediva anche l’esportazione di apparecchi con F-gas fuori dalla UE. Il compromesso prevede un phase out rallentato

Gli F gas, come i CFC per citare un noto precedente, sono molto dannosi per il loro effetto serra quando sono diffusi nell’ambiente e da tempo la Commissione chiede la loro progressiva eliminazione a beneficio dei gas naturali (al momento molto meno efficienti).

Il regolamento contiene tabelle con scadenze differenziate per tipologia di apparecchio. Per i condizionatori domestici è, così, previsto, scrive il Sole 24 Ore,  l’utilizzo di gas sintetici con un Gwp (global warming potential) massimo di 150 a partire dal 2029 quindi dal 2035 in poi, l’uso di soli gas naturali. Per le pompe di calore monoblocco sotto i 12 kW la prima scadenza è fissata al 2027 e la seconda al 2032.

La manutenzione degli apparecchi già installati resterà possibile fino al 2050 ma potrebbe diventare costosa, dal momento che è prevista una progressiva riduzione delle tonnellate di CO2 equivalente che possono essere immesse sul mercato attraverso questi gas.

Nel frattempo l’industria dovrà disegnare prodotti e processi produttivi completamente nuovi per mettere sul mercao condizionatori e pompe di calore a base di propano (al momento sul mercato europeo non esistono condizionatori in grado di funzionare con questo gas).

Nei prossimi anni, in sostanza, dovrà partire un lungo processo di adeguamento, che sarà condizionato dal rispetto di nuovi standard di sicurezza (e il regolamento lo dice esplicitamente). Quanto al Gwp di 150, poi, c’è da considerare che il gas attualmente più diffuso negli apparecchi di nuova produzione (chiamato “R32”) ha un Gwp di 675.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it