La padovana Nims specializzata nella distribuzione e vendita diretta del caffè in capsula, dal 2017 parte del Gruppo Lavazza – entra nel mercato dei sistemi di microfiltrazione e frigogasatura dell’acqua. Intervistato dal Sole 24 Ore l’Amministratore delegato Davide Ceolin ha detto «Si tratta di un mercato con un trend di consumo in grande crescita, per un prodotto già molto affermato in alcuni Paesi del Nord e con ampi margini di miglioramento in Italia». I prodotti per l’acqua – la cui realizzazione è affidata ad aziende italiane – sono destinati a portare acqua fresca e sicura nelle case, ma anche negli uffici e nelle aziende, guardando a quella fascia di consumatori che chiede il gusto, ma è attenta anche al risparmio di tempo e all’impatto ambientale delle bottiglie di acqua o vetro.
«Una nuova idea di acqua smart», la definisce Ceolin, pura e controllata anche se esce dal rubinetto. Il contatto con i clienti è affidato – come già avveniva per il caffè – ai personal shopper: un piccolo esercito di 3mila professionisti della vendita a domicilio formati dall’azienda. Sono loro a rispondere alle richieste e a consigliare in modo quasi sartoriale la migliore soluzione, dall’esperienza d’acquisto fino alle fasi successive. Quanto al caffè, che pesa ancora per l’80% del business complessivo, dopo l’effetto Covid e smart working che aveva portato a una impennata della domanda di caffè a domicilio, ora si sta affermando un trend di consumo che vede i giovani preferire le bevande a base latte, come il cappuccino. Nims, fondata nel 1979, ha 140 dipendenti e ha raggiunto nel 2023 un fatturato di oltre 120 milioni (+5% sul 2022), distribuendo 335 milioni di tazzine di caffè.
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