Cellularline: OPA: Il prezzo è giusto?

Alcuni analisti valutavano il titolo sopra il prezzo proposto di 4,41 euro. Ma la Borsa non ci crede fino in fondo e il titolo resta sotto l'offerta di Esprinet.

L’Opa di Esprinet non era attesa e il CdA di Cellularline ha preso tempo per scegliere gli advisor da incaricare di una valutazione della proposta di Opa ricevuta da Esprinet ufficialmente lunedì 9 maggio. Non è chiaro se Esprinet riceverà una risposta ufficiale entro 10 giorni, come richiesto.

Il mercato non si attende un rilancio

Il titolo Cellularline che venerdì era balzato a 4,18 euro, appena sotto il valore proposto (che comprende però i 16 centesimi di dividendo), è sceso lunedì e martedì intorno a 4,09.

Segno che il mercato non si attende una seconda offerta da parte di Esprinet e che non è nemmeno sicuro che l’offerta vada in porto.

Difficile ottenere l’adesione di tutti gli azionisti

Esprinet condiziona l’offerta al raggiungimento del 90% di adesioni per poi procedere al delisting. Questo significa che dovrebbero vendere praticamente tutti i grandi azionisti della società e cioè (citiamo da Milano Finanza) “la famiglia Aleotti, che detiene una quota del 12,5%, di cui Christian Aleotti (co-ceo l’8,483% del capitale), Stefano Aleotti (4,022% del capitale); ex promotori Spec e investitori istituzionali, tra cui First Capital (5,235%), Quaero Capital (5,049%), Dea Capital (4,295%), Intesa Sanpaolo (3,669%) e Palladio Holding (3,201%)”. oltre alla stragrande maggioranza del flottante (58,6%).

Mediobanca securities non è ottimista e ribadisce il suo target price di 4 euro

Il prezzo offerto rappresenta un premio di circa il 27,5% rispetto a quello di chiusura del 5 maggio e del 18% circa rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati nei tre mesi precedenti il 5 maggio. 4,41 euro contro un massimo storico a 10,07 euro raggiunto lo scorso 26 gennaio 2018.

Un ‘fallen angel’

Cellularline può essere considerato un ‘fallen angel’ un titolo che aveva perso l’entusiasmo degli investitori. Dal marzo 2017 data dell’ingresso in Borsa fino a dicembre 2019, il titolo era rimasto costantemente tra i 7 e i 10 euro ma non si era più ripreso dal crollo seguito alla pandemia rimanendo fra i 3,5 e i 4 euro in tutti i mesi seguenti.

Intermonte prevedeva un target di 4,6 euro

Intermonte a fine marzo aveva ribadito un target price su Cellularline a 4,60 euro per azione (rating outperform) concordando con le ottimistiche previsioni della società sulle vendite ma temendo una pressione sui margini. Intermonte aveva previsto un aumento da 111 a 138 milioni dei ricavi e da 7 a 9 milioni degli utili.

Esprinet il cui titolo aveva subito un calo al momento della comunicazione dell’Opa come spesso accade, ha poi recuperato interamente le perdite tornando ai valori precedenti. Gli analisti restano estremamente positivi sul titolo che secondo Banca Intesa potrebbe più che raddoppiare arrivando a 18 euro.

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