Da maggio 2002 i possessori di un cellulare che hanno cambiato gestore mantenendo lo stesso numero di telefono sono stati in Italia 3,7 milioni; di questi 2,1 milioni solo nel 2004, dei quali 700 mila nel corso degli ultimi tre mesi dell’anno. Ad avvantaggiarsene è stato in particolare 3, che ha sottratto 550 mila clienti ai competitor. Fra i gestori, oltre a 3, solo Wind ha guadagnato utenti (70 mila), mentre Tim e Vodafone ne hanno persi: 370 mila il primo, 155 mila il secondo. Un successo che fa bene alla concorrenza e al mercato secondo Alessandro Luciano, commissario dell’Authority per le tlc, il quale in un’intervista al Sole 24 ore ha dichiarato di ritenere però “necessario che i gestori debbano accordarsi tra loro per consentire ai clienti di poter portare con sé oltre al numero telefonico, anche l’eventuale credito residuo delle carte prepagate”. Credito che invece, al momento, viene annullato. Luciano considera probabile l’ipotesi che l’Authority possa intervenire con un provvedimento ufficiale per regolamentare la questione. Anche sul fatto che 3 blocchi i telefonini (che vende in numero maggiore rispetto ai concorrenti grazie ai prezzi nettamente inferiori praticati sovvenzionando le vendite) Luciano ritiene “sia necessario segnalare la situazione all’Antitrust”. Bloccando il cellulare, infatti, 3 non consente ai clienti di utilizzarlo con le Sim degli altri gestori, e quindi blocca di fatto la trasportabilità del numero, nonché la stessa concorrenza.
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