CdC Raee: la raccolta si è ridotta del 3% nel 2023 ma, a ben vedere, è un successo

|||presidente del CdC Raee

A prima vista è un passo indietro. Nel 2023 è scesa del 3,1% la raccolta di Raee da parte dei Consorzi aderenti al Centro di coordinamento Raee: meno di 350 mila tonnellate.

A ben vedere però il dato non è così negativo. Su cinque Raggruppamenti quattro hanno aumentato la raccolta, “invertendo il trend a segno meno che li ha caratterizzati nel 2022. Solo uno“, analizza Alberto Canni Ferrari, presidente del CdC RAee nella introduzione all’edizione 2023 del Rapporto annuale del Centro,  “quello di Tv e monitor, subisce una contrazione assolutamente fisiologica“. Dopo il boom del biennio precedente, periodo nel quale gli incentivi governativi e il passaggio alla trasmissione digitale avevano catalizzato il rinnovamento del parco televisori italiano.

Coerenza fra il volume dei rifiuti apportati e i trend delle vendite in volume

|||Gli incrementi rilevati nel raggruppamento 1 (frigoriferi e condizionatori): +2,2% a 101 mila tonnellate e nel raggruppamento 2 (Lavaggio e altri grandi GED) cresciuto addirittura del 3,8% a 122 mila tonnellate sono tutto sommato in linea con i dati relativi alle vendite delle corrispondenti categorie, se non addirittura superiori se si considerano i volumi invece dei trend a valore.

La raccolta dei raggruppamenti R1 e R2 cresce in maniera pressoché uniforme in tutte le aree, mentre R4 registra le migliori performance nelle regioni del Centro (+10,9%). I quantitativi di sorgenti luminose (R5) avviati a riciclo crescono nelle regioni del Sud (+12,1%) e in quelle del Nord (+4,5%), calano nel Centro Italia (-6,4%). Solo il raggruppamento 3 – Tv e monitor mostra andamenti negativi in tutte le regioni.

Rimangono preoccupanti i dati di raccolta da certe regioni del Sud

|||Si può quindi ipotizzare che nel 2023 la percentuale di Ged effettivamente avviati al riciclo attraverso i canali appropriati sia aumentata invece di diminuire. Rimane la preoccupazione per i dati relativi alle regioni del Centro-Sud dove la raccolta Raee si è ridotta dell’8,3% lo scorso anno. Il dato pro capite è preoccupante: 4,7 kg per abitante al Sud (addirittura 3 Kg in Campania) contro 6,14 e 6,63 al Centro e al Nord. E’ possibile che nel Meridione il tasso di sostituzione sia inferiore a quello del resto d’Italia ma è anche possibile che in certe regioni il rischio di uno smaltimento scorretto (da parte di Centri non autorizzati) o addirittyra illegale (discariche abusive) sia maggiore.

Ancora lontani dagli obiettivi fissati dall’UE

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Alberto Canni Ferrari, presidente del CdC Raee

Gli incrementi dei volumi di grandi e piccoli elettrodomestici (frigoriferi e condizionatori inclusi), elettronica di consumo e sorgenti luminose avviati a riciclo lasciano comunque il nostro Paese lontano dal target di raccolta stabilito dall’Unione Europea”, nota Canni Ferrari, “ma possono essere uno stimolo per tutta la filiera a traguardare risultati in miglioramento

E gli spazi di miglioramento sono davvero notevoli. Nel raggruppamento 4 (IT, Consumer Elecronics e piccoli elettrodomestici) Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta raccolgono oltre 1 kg in più rispetto alla media nazionale. Le due regioni (con 1,2 milioni di abitanti) insieme raccolgono quasi 2.900 tonnellate poco meno del la Sicilia (3083) che ha 4 volte più abitanti (4,8 milioni).

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