Beko Italy: scarti? No, risorsa!

La filosofia basata sui concetti di economia circolare e di upcycling ha già prodotto risultati concreti in Arçelik afferma Michela Lucchesini, Marketing Director
|Michela Lucchesini, Marketing Director di Beko Italy

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Nel numero di agosto-settembre Uptrade ha intervistato i responsabili delle aziende leader nel Bianco chiedendo loro di approfondire le iniziative in corso sul tema della economia circolare. Ecco l’intervista a  Michela Lucchesini, Marketing Director di Beko Italy.

Quali ritenete siano i vantaggi offerti al vostro business dalla transizione verso l’economia circolare?

L’impegno sulla sostenibilità in Beko, così come nella casa madre Arçelik A. ., nasce oltre dieci anni fa. Il concetto di economia circolare è insito nel modello aziendale Beko ed è alla base degli sforzi produttivi e progettuali. Oggi i consumatori sono più attenti a questo tema e noi con le nostre gamme siamo in grado di soddisfare le loro nuove esigenze. Siamo produttori di una primissima tecnologia capace di contrastare quella che, ad oggi, è tra le più grandi emergenze ambientali: l’inquinamento marino da micro bra. FiberCatcher è un innovativo sistema di  ltraggio e raccolta delle micro bre tessili, integrato nelle ultime gamme delle nostre lavatrici. Il sistema, ad ogni ciclo di lavaggio, trattiene e raccoglie  no al 90% delle micro bre di tessuto che altrimenti andrebbero disperse nell’ambiente. La nostra innovazione non si ferma qui: i nostri prodotti offrono un importante risparmio energetico e ottimizzazione delle risorse idriche; hanno integrato componenti in plastica riciclata a supporto della lotta contro i ri uti in plastica.

Illustri un obiettivo o un’azione concreta che Beko sta portando avanti nei tre pilastri dell’economica circolare

2 La  loso a produttiva Beko si basa sui concetti di economia circolare e di upcycling, che vede negli scarti una grande risorsa. Ritenendo il problema della plastica un’emergenza a livello globale e che sia irrealizzabile ad oggi eliminarla completamente, il brand si fa portavoce di good practice per ridurne l’utilizzo e per trasformarla o destinarla ad una nuova vita. Un esempio è rappresentato dalle nostre lavatrici gamma Beyond, il cui cestello è il frutto del riciclo di bottiglie in Pet (60 per ogni cestello): nell’ultimo anno sono state così riciclate 753 milioni di bottiglie in Pet (250 tonnellate di plastica). Un altro esempio sono i nostri forni con componenti in bioplastica derivanti da reti da pesca in disuso. Le centinaia di tonnellate di reti da pesca e lenze perse in mare ogni anno continuano ad intrappolare gli animali marini per decenni. Riutilizzandole insieme a  bre tessili, abbiamo creato un composto a base di nylon, con grande forza meccanica e resistenza termica, che viene utilizzato per produrre alcune parti isolanti del forno. Altro esempio di come questa  loso a aziendale abbia già portato risultati concreti è l’utilizzo di gusci d’uovo e plastica sostenibile a base biologica per produrre nuovi componenti più sostenibili. I portauova presenti nei frigoriferi Beko vengono realizzati per il 20% dagli scarti dei gusci d’uovo e per l’80% da bioplastica. Anche le guarnizioni delle porte e i rivestimenti delle ventole sono realizzati con bioplastica derivata in modo sostenibile da fonti naturali, come la canna da zucchero e l’amido di mais.

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