A Roma, con la Fondazione Arché, è nata la nuova CasArché e al suo fianco c’è, come a Milano, anche Beko con i suoi elettrodomestici.
L’idea è quella di portare un aiuto concreto anche nella Capitale e replicare il successo ottenuto fino ad oggi a Milano, sviluppando una nuova struttura. Nell’edificio, appena ristrutturato, troveranno posto la comunità mamma-bambino “Casa Marzia”. Tre appartamenti destinati alla semiautonomia, gli uffici romani della Fondazione e una sala polivalente aperta al territorio.
Installati gli elettrodomestici Beko
Sia nella struttura centrale che negli appartamenti, Beko offrirà il proprio aiuto. Installando i suoi elettrodomestici e garantendo il servizio di manutenzione e assistenza post installazione. All’interno dei tre appartamenti destinati alla semiautonomia verranno installati in ognuno un frigo, una lavatrice, un forno e un piano induzione. Nel locale tisaneria della comunità “Casa Marzia”, dove le mamme faranno colazione, ci saranno un piano induzione, un frigo e due forni a microonde. All’interno degli Uffici della Fondazione Arché, verranno consegnati un frigorifero e due microonde.
Per Beko, azienda leader nel settore elettrodomestici, la partnership con Fondazione Archè è una risposta concreta alla sempre più diffusa emergenza abitativa. Le due realtà, legate ormai da più di un anno, sono unite da un unico obiettivo: dare una risposta tangibile ai bisogni dei nuclei familiari in difficoltà.
Francesco Misurelli, General Manager di Beko Italia
“Siamo felici del cammino che stiamo percorrendo insieme a Fondazione Arché. Come Beko desideriamo portare avanti, anche tramite questa partnership, la nostra mission che punta ad assicurare il benessere e la sicurezza alle famiglie. Supportare con i nostri elettrodomestici, quelle che sono le necessità della nuova struttura e dei nuovi appartamenti, ci permette di aiutare veramente le famiglie in difficoltà.
Giuseppe Bettoni, presidente efondatore di Arché
“Ci vuole un po’ di follia ad avviare di questi tempi, un progetto simile: ma il sostegno di tanti amici, la forza che ci viene dal rispondere al bisogno di accoglienza che emerge prepotente dalla situazione sociale attuale ci danno l’energia necessaria per non tirarci indietro e per aprire una Casa accogliente. Un luogo dove lasperanza sarà di casa: le mamme, infatti, potranno ricostruire il rapporto con i loro figli e guardare al futuro con serenità e fiducia.”
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