Whirlpool USA ha ufficialmente approvato la richiesta di maggiori dazi sulle importazioni di elettrodomestici. Il gruppo è stato infatti paradossalmente danneggiato dai dazi del 25% sull’importazione di acciaio e alluminio, acquistato al 96% in Cina, mentre i produttori asiatici – che utilizzano gli stessi componenti – non sono colpiti da dazi sulle loro esportazioni di elettrodomestici. Il vantaggio a loro favore è stato stimato in 70 dollari per un Ged di valore medio.
L’azienda di Benton Harbor ha quindi appoggiato – e forse ispirato – la richiesta posta dal senatore repubblicano Bernie Moreno al Segretario al commercio Howard Lutnick di estendere il dazio dalle materie prime ai prodotti realizzati con esse.
Whirlpool ha chiuso il I trimestre con una perdita di quasi mezzo miliardo di dollari e ha temporaneamente licenziato 2 mila dei suoi 14 mila dipendenti negli Usa.
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