Durante il convegno “Ripartire dalla sostenibilità”, che si è svolto lo scorso 14 maggio a Porcia (Pn) nella sede di Electrolux, è stata presentata un’indagine demoscopica condotta da Enrico Finzi di Astra Ricerche per il Gruppo svedese sulla percezione che hanno gli italiani dell’ecologia e degli elettrodomestici che utilizzano. L’indagine è stata svolta tra il 17 e il 22 aprile 2009, con 804 interviste, pari a un campione rappresentativo di oltre 26 milioni di persone tra i 25 e i 55 anni. La maggioranza degli intervistati ritiene che viviamo in un mondo sempre più inquinato e ben il 70% pensa che sia necessario adottare ogni sforzo per ridurre l’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del terreno. Ben due terzi degli italiani sostengono di preferire, al momento dell’acquisto di nuovi prodotti, la marca che garantisce maggiore tutela all’ambiente. Interessante è invece sottolineare come sia emerso un generale clima di sfiducia nella popolazione rispetto alle aziende che si definiscono ecologiche: il 51% degli intervistati diffida perché pensa che sia solo una manovra pubblicitaria. Quando si parla di caratteristiche che devono avere gli elettrodomestici, il 92% degli intervistati ha affermato di dare molta o moltissima importanza al risparmio energetico, il 90% al risparmio di acqua nel lavaggio, l’85% presta attenzione all’utilizzo di materiali non tossici e all’assenza di gas inquinanti nel frigorifero (80%). L’82% degli italiani interpellati sarebbe disposto a pagare di più un elettrodomestico di una marca davvero ecosostenibile, purché certificata: il 31% riconoscerebbe un sovrapprezzo del 5%, e un altro 31% pagherebbe il 10% in più, mentre il 10% degli intervistati pagherebbe un prezzo maggiorato del 15% per un prodotto ecologico e infine un altro 10% è addirittura disposto a pagare tra il 20% e il 30% in più.
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