In India, la produzione degli iPhone 14 inizierà comunque due mesi dopo l’uscita dei prodotti cinesi. Prevediamo che ciò contribuirà a ridurre il divario tecnologico tra le industrie nei due paesi, anche se non lo eliminerà completamente.
Da tempo Apple produceva i suoi dispositivi solo in Cina, ma ora è attivamente alla ricerca di siti alternativi, non solo a causa delle tensioni politiche tra Stati Uniti e Cina, ma anche in collegamento con le restrizioni sanitarie imposte dalle autorità cinesi a causa dell’epidemia di Covid-19 e delle interruzioni dei processi aziendali.
La lunga catena di screzi, tra le due superpotenze per il futuro della supremazia economica, iniziata con la presidenza Trump e proseguita durante l’era Biden, suggerisce che oggi, produrre in Cina, per le aziende americane, stia diventando più complesso.
Gli analisti sono concordi nel suggerire che la recente crisi tra Usa e Cina, sul destino dell’isola di Taiwan, innescatasi dopo la visita della speaker della camera Nancy Pelosi, si sia sommata alle tensioni precedenti in ambito economico. Le conseguenze: un nuovo teatro di scontro, che nelle sue versioni più cupe prelude addirittura a una guerra, se non combattuta, almeno fondata su uno confronto muscolare tra flotte, nello scenario complesso del Mar della Cina.
Altro elemento di riflessione e di incertezza, riguarda l’esito del prossimo congresso del Partito comunista cinese, che si svolgerà il prossimo ottobre e che dovrà occuparsi di pianificare la politica economica cinese per il prossimo quinquennio e confermare al suo posto il segretario Xi Jin Ping per gli anni a venire.
Questo scenario di crisi complessivo, impone alle aziende prudenza nella pianificazione della produzione delocalizzata e suggerisce di imboccare la strada della ‘diversificazione’, aprendo così nuovi siti produttivi in ambiti geopoliticamente meno competitivi.
Secondo gli ultimi dati, Foxconn, che assembla anche l’iPhone, sta valutando la possibilità di fornire componenti dalla Cina e di assemblare l’iPhone 14 nel suo stabilimento vicino alla città indiana di Chennai. Foxconn ha comunque iniziato a produrre iPhone in India già nel 2017 e il progetto di sviluppo della produzione è estremamente interessante grazie alle grandi riserve di manodopera e al programma di incentivi alla produzione locale Made in India.
Anche se Apple e Foxconn avevano precedentemente pianificato di rilasciare contemporaneamente le versioni cinese e indiana. Questo non è ancora fattibile a causa di problemi di catena di approvvigionamento. Poiché la Cina fornisce molti dei componenti per gli ultimi iPhone e le recenti restrizioni sanitarie hanno complicato il processo di fornitura transfrontaliera.
Il primo iPhone 14 di fabbricazione indiana arriverà a fine ottobre o inizio novembre. E al rilascio di settembre, le spedizioni avverranno dalle fabbriche cinesi. Il rispetto delle scadenze e dei requisiti tecnici sarà una grande sfida per l’India. Poiché il processo prevede il coordinamento di centinaia di fornitori e il rispetto dei severi requisiti di qualità e privacy di Apple.
Secondo Bloomberg, c’è un altro problema. La forza lavoro e le fabbriche indiane non si adattano troppo facilmente ai severi standard stabiliti da Apple. Inoltre, durante i cinque anni di assemblaggio di iPhone in India negli stabilimenti Foxconn e Wistron, i lavoratori hanno sollevato rivolte locali chiedendo salari più alti e cibo migliore.
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