Durante l’assemblea annuale di Anie, tenutasi ieri a Milano, si è svolta la tavola rotonda sul tema “Delocalizzare per competere, localizzare per innovare. Cosa conviene all’Italia e come attuare strategie vincenti”. A dibattere sul tema, moderato da Enrico Mentana, sono stati invitati Lucio Stanca, Ministro per L’innovazione e le tecnologie, Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, Pasquale Pistorio, vice presidente di Confindustria, Elio Catania, presidente e amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Claudio De Albertis, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, Gian Maria Gros Pietro, presidente Autostrade, Umberto Quadrino, presidente di Edison, e Vittorio Merloni, presidente di Indesit Company. Il tema della delocalizzazione ha interessato in particolare Vittorio Merloni, il quale ha tenuto a precisare che “se un tempo Indesit Company era un produttore italiano che esportava all’estero, ora siamo diventati una società europea con un cuore italiano. Non abbiamo mai chiuso stabilimenti in Italia per aprirli all’estero, ma costruiamo stabilimenti all’estero per servire le economie estere. Anche in Italia possiamo essere competitivi, nonostante l’alto costo del lavoro e grazie alla maggiore produttività delle nostre fabbriche italiane e ai minori costi di trasporto”. Per quanto riguarda i progetti futuri “I prodotti che attualmente lanciamo sono realizzati in modo da permettere la teleassistenza nel momento in cui le case degli italiani saranno forniti di contatori digitali per la corrente elettrica”.
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