Reuters riporta la notizia che ci sia una discreta possibilità che Honor rientri nella blacklist USA. I senatori repubblicani statunitensi guidati da Marco Rubio, hanno invitato l’amministrazione Biden a inserire nella lista nera Honor, descrivendo l’azienda come una minaccia alla sicurezza nazionale.
In una lettera datata giovedì, vista da Reuters stessa, Rubio ha descritto Honor come “braccio del governo cinese”, con accesso senza restrizioni alla stessa preziosa tecnologia statunitense attualmente negata a Huawei.
Eliminando il marchio di smartphone economico del colosso cinese delle telecomunicazioni nel novembre 2020, “Pechino ha effettivamente evitato un critico controllo delle esportazioni americane”, ha scritto Rubio nella lettera firmata anche dai senatori John Cornyn e Rick Scott.
“Non riuscendo ad agire in risposta, il Dipartimento del Commercio rischia di creare un pericoloso precedente e di comunicare agli avversari che non abbiamo la capacità o la forza di volontà di punire l’evidente ingegneria finanziaria di un regime autoritario”, prosegue.
Honor e il Dipartimento del Commercio di Washington non hanno commentato immediatamente
Huawei su è addirittura rifiutata. In una precedente dichiarazione aveva di chiarato di non detenere nè di essere coinvolta nella gestione di Honor dopo lo spin-off. L’ambasciata cinese a Washington ha affermato che gli Stati Uniti hanno continuato a “diffamare” Huawei senza presentare prove concrete a sostegno delle sue accuse.
L’amministrazione Trump ha inserito Huawei in una lista nera commerciale nel 2019, sostenendo che la società rappresentava una minaccia per la sicurezza nazionale, che Huawei dal canto suo, nega. L’inserimento della società nella lista ha significato che i suoi fornitori statunitensi hanno dovuto ottenere licenze speciali per vendere all’azienda articoli chiave come i semiconduttori.
A Google è stato inoltre impedito di fornire supporto tecnico ai nuovi modelli di telefoni Huawei e l’accesso a Google Mobile Services, il pacchetto di servizi per sviluppatori su cui si basa la maggior parte delle app Android.
La vendita di Honor
Mentre le sanzioni contro la società iniziavano a farsi sentire a causa di controlli più severi, Huawei ha annunciato la vendita di Honor a un consorzio di oltre 30 agenti e rivenditori.
Ad agosto un gruppo di 14 membri del Congresso repubblicano guidati da Michael McCaul ha invitato il Dipartimento del Commercio a inserire nella lista nera Honor. Sostenendo che la società è stata scissa per eludere i controlli sulle esportazioni statunitensi e per dare a Huawei l’accesso a chip a semiconduttore e software bloccati.
Lunedì, Honor ha dichiarato su Twitter di essere “riuscito a confermare la cooperazione con un certo numero di partner fornitori nella fase iniziale” e che i suoi smartphone Honor 50 sarebbero stati dotati di Google Mobile Services.
© RIPRODUZIONE RISERVATAHONOR has succeeded in confirming cooperation with a number of supplier partners in the early stage. #HONOR50 series will be equipped with Google Mobile Services, which will provide a more comprehensive application environment and extraordinary mobile experience to our customers. pic.twitter.com/rAhByQVAlx
— HONOR (@Honorglobal) October 11, 2021
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