Questo è l’estratto di un articolo apparso sul numero di Settembre di Uptrade.
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Cellularline, solida nel mercato, continua la sua strategia puntando su innovazione, un’attenta politica commerciale e un solido rapporto con il canale e i partner. UpTrade ne parla con Marco Cagnetta, General Manager Sales & Marketing del Gruppo
Lo scorso giugno, Cellularline ha compiuto un passo significativo nel proprio percorso aziendale sostenibile, diventando una società benefit. Questa scelta ha ufficializzato di fatto l’impegno a lungo termine nel generare un impatto positivo per la società e l’ambiente e ha integrato questi obiettivi direttamente all’interno del modello di business, rendendoli parte dello statuto sociale. “Con una presenza consolidata in più di sessanta paesi, Cellularline si impegna oggi più che mai a costruire un futuro dove la tecnologia è al servizio del bene comune, unendo innovazione, impatto positivo e trasparenza”, ha commentato ad UpTrade Marco Cagnetta, General Manager Sales & Marketing del Gruppo. E proprio dai mercati, inizia l’intervista.
Ci dà una lettura dell’andamento del mercato?
Quest’anno c’è un rallentamento generale, mentre noi manteniamo una posizione positiva rispetto alla media. In passato abbiamo assistito ad alcuni momenti di forte crisi, oggi c’è una sorta di anti-ciclicità dell’accessorio. L’accessorio è un acquisto che non implica una spesa eccessiva e permette all’utente, che non può o non vuole cambiare il cellulare, di acquistare comunque un prodotto – come una cover o un caricatore wireless – che rinnova il dispositivo e porta un’esperienza d’uso positiva, innovativa, senza comportare un investimento elevato.
La politica commerciale di Cellularline sta pagando?
Sì, il modello commerciale che abbiamo messo in atto negli ultimi anni, fondato soprattutto sull’espansione, sta dando i suoi frutti e siamo soddisfatti. Si basa sull’innovazione: da un lato, dei prodotti e, dall’altro, dei processi di gestione del business insieme con i nostri partner distributivi.
L’innovazione di prodotto è potenzialmente accessibile anche a tutti i competitor, ma noi spingiamo anche su quella dei processi commerciali, proponendo idee per migliorare le performance che sono molto apprezzate dal trade. La partnership che abbiamo da lungo tempo con le insegne deve essere comunque sempre ravvivata e corroborata da idee, da innovazione, da spinte, e perché no, anche da test che talvolta si rivelano non essere quelli giusti. C’è molta volontà di fare nel nostro Gruppo, pensata assieme a chi lavora con noi.
Anche all’estero avete riscontri positivi?
Sì, il nostro sviluppo non si limita all’Italia: stiamo crescendo molto anche all’estero, tanto che oggi rappresenta oltre il 55% del nostro fatturato totale. Principalmente in Europa e in Middle East, poi con brand come Skross siamo anche in Asia, Sud America, Stati Uniti. L’Europa rimane la nostra aerea di riferimento e in Paesi come Spagna, Svizzera, Francia, Germania, i dati ufficiali ci danno come secondo brand a volume dopo Apple. Per essere partiti da Reggio Emilia 35 anni fa, di strada ne abbiamo fatta…
Tornando ai prodotti, quanto è importante per il mondo degli accessori fare Ricerca & Sviluppo?
È molto importante. Se guardiamo indietro a qualche anno fa, c’erano le cover, che erano sempre più o meno quelle: rigide, morbide, trasparenti, colorate; oppure c’erano i caricatori, che avevano l’unica funzione di caricare il telefono… Oggi, invece, le cover hanno i magneti integrati per la ricarica wireless, gli stand per poter essere utilizzate quando si usufruisce di contenuti in viaggio, e cominciano ad avere elementi che le arricchiscono, come materiali ultra resistenti ad assorbimento d’urto e certificazioni militari. Questo per sottolineare che, grazie a investimenti in R&S, oggi il prodotto si è evoluto nella forma e nella sostanza e dimostra il suo valore aggiunto.
Quale sarà secondo lei il prodotto che più crescerà nei prossimi mesi?
Sicuramente la ricarica wireless, che fino a tre anni fa, di fatto, non esisteva. Recentemente abbiamo fatto una ricerca di mercato sugli utilizzatori: il 50% di possessori di smartphone con tecnologia wireless non sapevano di possedere un telefono che aveva quella feature e di questo 50%, solo il 10% si è dotato di caricatori adatti, siamo quindi a un 5% del totale. Il potenziale è enorme.
A luglio scorso avete chiuso un accordo importante con Telepass…
Esattamente. Telepass è un brand molto importante che opera sempre nella mobilità e ci ha scelto per lanciare, per la prima volta, un dispositivo acquistabile e non a noleggio: si paga una piccola fee solo quando viene utilizzato. Abbiamo accolto con entusiasmo il progetto, certi di poter offrire ai nostri clienti un’opportunità di business aggiuntivo. Con un pizzico di orgoglio, posso dire che in soli 15 giorni abbiamo raggiunto oltre 700 punti vendita di elettronica di consumo. Un risultato eccellente che testimonia come le opportunità di sviluppo siano sempre presenti, basta saperle individuare e crederci.
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